La dimensione performativa della moria: monumenti a Berlino dopo la caduta del muro.
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2038-6184/4072Abstract
L’articolo analizza alcuni interventi architettonici eseguiti a Berlino dopo la caduta del Muro, realizzazioni che hanno tutte avuto come oggetto il tema della memoria: il Jüdisches Museum di Daniel Libeskind, il Denkmal für die ermordeten Juden Europas di Peter Eisenman e Richard Serra, e il Memoriale in via di costruzione dal titolo Bürger in Bewegung di Milla und Partner e Sasha Waltz. In ciascuno degli esempi si è riscontrato il superamento delle tradizionali forme celebrative e didascaliche tipiche del monumento classicamente inteso, a favore di un’idea di rimembranza che, se da una parte tende a risultare più concreta e tangibile, introduce dall’altra, nella stessa dimensione memoriale, i percorsi più evanescenti e sfumati dell’esperienza performativa.Downloads
Pubblicato
2013-12-23
Come citare
De’ Lorenzis, G. (2013). La dimensione performativa della moria: monumenti a Berlino dopo la caduta del muro. Figure. Rivista Della Scuola Di Specializzazione in Beni Storico-Artistici dell’Università Di Bologna, 1(1), pp. 95–106. https://doi.org/10.6092/issn.2038-6184/4072
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